Bravo Matteo!

In passato siamo stati molto critici sull’operato e sui modi di fare di Matteo Renzi, ma per la prima volta ci sentiamo in accordo col suo operato (o per lo meno per le azioni del suo governo). Il riferimento è alla legge sulle unioni civili che dopo anni di discorsi, di dibattiti, di polemiche, di prese di posizione illiberali e oscurantiste è finalmente divenuta realtà anche in Italia. Nessuno fa nulla per nulla, specie se è “giovane” e ha una carriera politica davanti, quindi senza dubbio Renzi avrà ben calcolato che i “pro” erano maggiori dei “contro” con l’approvazione della legge, ma nonostante questo nessuno finora aveva osato contravvenire apertamente alle leggi morali della CEI e dei mille comitati cattolici per la famiglia, per i bambini, per il papa eccetera. Renzi ha avuto la forza di andare fino in fondo a questa cosa, quelli prima di lui invece, con maggioranze anche più solide, non l’hanno fatto. Senza dubbio la legge poteva essere più coraggiosa, meno ambigua su certi punti (bigamia), più “questo” e meno “quello”, ma intanto adesso c’è.

Non saranno solo i gay e le lesbiche a poter fruire del nuovo tipo di unione, ma soprattutto i tanti eterosessuali conviventi che però, per motivi squisitamente loro, non hanno scelto di unirsi in matrimonio.

Adesso vedremo se gli effetti devastanti sulla famiglia tradizionale, paventati dai cattolici e dal clero, si vedranno o saranno come i nuovi posti di lavoro creati dal JobsAct: solo sulla carta!