
Alcune vicende scuotono più di altre, chissà per quale motivo riescono ad arrivare in profondità scioccando le nostre vite rassicurate e svegliarci dal sonno più o meno cosciente che la percezione quotidiana delle cose ci impone; la vicenda dello scontro tra treni in Puglia è riuscita a strapparmi dal dormiveglia e a mettere in moto un po’ di pensieri, qualche riflessione.
In un treno così potremmo esserci stati quasi tutti.
E’ proprio quel QUASI che mi ha fatto riflettere! Fino a qualche anno fa (ormai si parla dei primi anni ’90) il treno era considerato un mezzo sicuro per viaggiare, anche se per via dei ritardi cronici e dei disagi vari (scioperi, coincidenze perse, sovraffollamento vagoni) spesso veniva utilizzato meno delle potenzialità che aveva. I migranti viaggiavano su quei vagoni, ma erano migranti italiani, diretti verso il Nord ricco e industrializzato. Comunque sia fino ad allora non c’erano troppe differenze tra un treno ed un altro: i ritardi e i disagi erano democraticamente suddivisi tra accelerati, espressi, diretti, regionali eccetera. Adesso invece c’è il treno di Serie A, riservato a chi ha fretta e può pagare la velocità ed il comfort, ed i treni di Serie B, riservati ai pendolari studenti o lavoratori. Sui primi si arriva in poco tempo a destinazione, si dispone di wi-fi, giornali, snack, aria condizionata, hostess e altre inezie dettate dal marketing; sui secondi si viaggia strizzati come sardine, con un bagno, spesso guasto, per 2000 persone, senza riscaldamento (d’inverno) e senza aria condizionata (d’estate), spesso senza controllore, senza capotreno. La differenza è che dai primi anni ’90 le granitiche FF.SS. sono state regalate in parte ai privati che, come è ovvio e in parte giusto, fanno tutto solo ed esclusivamente per i dividendi e i profitti: ciò che costa e non serve si taglia, ciò che costa e serve si cambia per qualcosa di meno costoso è un po’ più rischioso (rischioso SOLO per chi viaggia!). Quindi tutti i favolosi treni ad alta velocità sono tenuti per il meglio e infusi di investimenti (spesso più mediatici che reali: si vedano infatti le molte carenze patite anche dai treni AV), gli altri treni, quelli che portano solo spese e perdite, si fanno sopravvivere col minimo indispensabile (e solo perché la legge lo impone). La stessa cosa si riflette sulle infrastrutture ferroviarie: binari, segnaletica, eccetera. Molti tratti della rete poi sono date in gestione a società private che sottostanno a regole diverse e talvolta più lassiste di quelle prescritte ai treni di gestione “pubblica”: per esempio, stando a quanto detto sulle testate giornalistiche nazionali, pare che il sistema di frenata automatica in caso di segnale rosso sia obbligatorio solo sulle tratte a gestione Trenitalia e non su quelle gestite da privati…purtroppo non ho la possibilità di verificare di persona la veridicità della notizia, ma se fosse confermata c’è da chiedersi cosa avesse in testa il legislatore che ha autorizzato una simile cosa: qual è la discriminante tra le due tratte? perché da una parte si rafforza la sicurezza e da un lato la si indebolisce? Non sono tutte uguali le persone che viaggiano sui treni? Ecco che quel QUASI di cui prima torna prepotente alla ribalta: ci sono passeggeri da tutelare e altri di cui “chissenefrega”?
Ora verrà creata una commissione d’inchiesta, verranno fatte indagini minuziose ed accurate, verrà istruito un processo, poi un appello, contrappelli, eccetera e nessuno avrà colpe, come sempre. Probabilmente ha sbagliato a dare il via libera al treno uno dei 2 capitreno delle stazioni di Corato e Andria…ma la colpa è veramente sua? In un sistema dove le comunicazioni tra capistazione viene ancora affidata ai fonogrammi (oggi che abbiamo il web 2.0!) si può addossare la colpa solo all’errore del capostazione? Oppure la si deve dare anche a chi non ha saputo o voluto spendere i fondi UE già stanziati per il raddoppio della linea o per il suo ammodernamento e messa in sicurezza?
Domande che non avranno mai risposta! Intanto però ci sono decine di morti e feriti, famiglie devastate dal dolore, un capotreno mangiato dal rimorso…e coloro che hanno permesso che stesse in piedi un sistema così fallace, secondo voi, stanotte avranno problemi a prendere sonno?