Idee Senza Timore – Prevenzione e cura di Ieri

Ciao, siamo Carlo ed Eva, due volontari di IREOS, un’associazione che si occupa di salute, educazione e promozione dei diritti LGBTIQA+. Scriveremo qui una serie di tre articoli sul tema della prevenzione dalle infezioni sessualmente trasmissibili, sul quale abbiamo svolto un corso di formazione. Un tema difficile sul quale speriamo di animare la vostra curiosità.

Il Misfatto

Il giorno della morte di Freddie Mercury, tutti piansero la grande star ma il vero scoop sui titoli dei giornali fu un altro: l’AIDS. Perché questo? Si veniva a confermare il pregiudizio per cui solo le persone omosessuali e/o che facevano uso di stupefacenti fossero le uniche, insieme ai consumatori di sostanze, interessate da questa “epidemia”. Secondo il pensiero comune, l’AIDS era relegato ad un gruppo sociale piuttosto che associato ad una serie di comportamenti a rischio.

L’atmosfera di quegli anni si ritrova ben descritta nel film statunitense del 1993 Philadelphia di J. Demme nel quale si raccontava la storia di un avvocato omosessuale costretto a lottare contro la malattia e soprattutto contro lo stigma che bollava l’AIDS come problema esclusivo della sua categoria sociale. Contribuì a scalfire queste false certezze la notizia che anche il celebre giocatore di basket americano Magic Johnson (che tutt’oggi convive con l’HIV, da oltre 25 anni) fosse stato contagiato dal virus: il caso del campione mostrava che tale infezione non fosse solo una prerogativa della categoria omosessuale e che, inoltre, essere contagiati dal virus non volesse significare essere malati di AIDS.

Il Fatto

Innanzitutto, chiariamo che le parole HIV e AIDS non sono affatto sinonimi! HIV è un acronimo che significa “Virus dell’Immunodeficienza umana”, indica il nome del virus e dell’infezione che se trattata può rimanere asintomatica per sempre. Se l’infezione invece non viene trattata si può trasformare in AIDS, che sta per “Sindrome da Immunodeficienza Acquisita”, ovvero una condizione medica caratterizzata dalla progressiva distruzione del sistema immunitario che permette lo svilupparsi di alcune specifiche malattie secondarie.

La trasmissione del virus HIV può avvenire attraverso:

  • rapporti sessuali non protetti;
  • scambio di siringhe o materiale infetto;
  • di madre in figlio, al momento e durante la gravidanza.

A partire dagli anni ’70 fino alla metà degli anni ’90, vista l’assenza di cure mediche adeguate, l’azione svolta dalle professioni sanitarie era rivolta principalmente alla cura dell’AIDS già conclamato (AIDS in fase terminale) attraverso l’uso sperimentale di farmaci antiretrovirali, dei quali parleremo nel prossimo articolo. È quindi importante ribadire che l’infezione da HIV, nel passato, era spesso ignorata, nel momento in cui accadeva e non vi era modo di testarla. I medici non potevano fare altro che supportare le persone con AIDS conclamato tramite una semplice assistenza e tentare di procrastinare l’inevitabile decesso. In più, la manifestazione della malattia AIDS era identificata con delle specifiche categorie sociali come gli omosessuali o i tossicodipendenti. Oggi sappiamo che non sono le categorie sociali ma alcuni comportamenti ad essere a rischio e riguardano chiunque sia sessualmente attivo.

Nel prossimo articolo cercheremo di offrire alcune informazioni importanti su quanto accade oggi.