Stasera Edda a Fabbrica Europa. Sarà…sempre nudo?

Correvano gli anni 90. Oltreoceano esplodeva il grunge rock. Noi seduti in cameretta, guardavamo verso la mensola dove stava la televisione, sempre accesa su videomusic e scuotevamo la testa. Eravamo convinti che mai, dico mai, si sarebbe trovato un modo di cantare il grunge e lo stoned rock in italiano. Poi arrivò la voce di Edda a indicarci la via. Coi suoi Ritmo Tribale , Edda alias Stefano Rampoldi dimostrò che non solo si poteva cantare quella roba in italiano, ma che suonava dannatamente bene. La scena musicale indipendente nostrana tornò ad aver qualcosa da dire. Ma l’avventura di Edda coi Ritmo Tribale termina nel 1996: durante il tour di Psycorsonica, sesto album della band, Edda decide di lasciare il gruppo.

Da lì in poi la droga, la comunità di recupero, l’avvicinamento alla religione Hare Krishna e un lavoro come operaio…Dodici anni dopo,  eccolo tornare con il suo primo album solista:  nel 2009 pubblica “Semper Biot”, prodotto da Taketo Gohara. Semper biot in milanese significa “sempre nudo” e in effetti, Edda nudo lo è abbastanza sia in quel  disco che nel successivo Odio i Vivi del 2012. Due lavori, il primo molto scarno, il secondo più orchestrato ma entrambi caratterizzati dal coraggio della voce di Edda, capace di avventurarsi  in lontane suggestioni e caparbia nell’imprimere armonie. Il terzo album del cantante milanese è Stavolta come mi ammezzerai? Che segna un ritorno alle sonorità più rock che rimandano agli esordi coi Ritmo Tribale.

Stasera Edda si presenta alla Leopolda forte della pubblicazione del suo quarto disco Graziosa Utopia. Un lavoro più complesso dei precedenti a livello di scrittura e di arrangiamenti, ma più facile all’ascolto, più accattivante. La speranza è che il coraggio e la capacità di spingersi oltre di Edda in album come Semper Biot venga conservata. Insomma ,sarà sempre nudo?

David Della Scala