
Da quanto emerge dal focus Ires sull’economia toscana, presentato stamani, il quadro dell’economia toscana resta problematico: crescita sotto l’1%, meno contratti a tempo indeterminato, credito in sofferenza, voucherizzazione. Gianfranco Francese, presidente di Ires Toscana, afferma: “Il rallentamento dei consumi è uno degli indicatori più significativi della debolezza dell’economia Toscana”.
Stamani presso la sede di Cgil Toscana a Firenze è stato presentato il Focus Ires sull’economia toscana. Lo scenario che l’economia della Toscana propone nel primo scorcio di questo 2017 è ancora fortemente caratterizzato da segnali contraddittori. Prosegue, per il quarto anno consecutivo, una dinamica della crescita regionale che sostanzialmente conferma il dato dello scorso anno (+0,8%, + 0,9%). Un dato che si consolida, quindi, ma che rimane al di sotto della soglia fisiologica del’1%. L’andamento del mercato del lavoro presenta un saldo positivo (sorretto da contratti a termine e apprendistato) mentre calano i contratti a tempo indeterminato (-8,7% sul 2016, -38% sul 2015: la disponibilità di incentivi ha alimentato una dinamica evidentemente artificiale); il credito presenta sofferenze a livelli record a dicembre; l’export resta elemento trainante dell’economia toscana; se l’occupazione ristagna, si assiste a una voucherizzazione dell’economia toscana: i voucher si confermano infatti molto usati, a marzo 2017 sono stati il 43% in più dello stesso periodo dell’anno precedente.
La segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini ha spiegato: “La strada seguìta, purtroppo, resta quella di comprimere il costo del lavoro e di competere al ribasso. In questo momento, oltre a denunciare questo, siamo impegnati per la manifestazione di sabato 17 giugno a Roma, in cui vogliamo stigmatizzare l’attacco alla Costituzione perpetrato sulla questione dei voucher: il Governo e il Parlamento prima li hanno aboliti per neutralizzare il referendum chiesto e ottenuto dalla Cgil e da milioni di italiani, poi nella manovra li hanno reintrodotti in maniera surrettizia. Un vero e proprio schiaffo alla democrazia: per questo saremo in migliaia, dalla Toscana, a Roma e invitiamo tutti coloro che hanno a cuore le regole del gioco democratico. Dopo il 4 dicembre scorso, è tempo di difendere di nuovo le prerogative della Costituzione”.