
Al Teatro Di Rifredi fino a Domenica 15 Aprile, Chi è di Scena di e con Alessandro Benvenuti
“Teatro popolare”: l’espressione sembrerebbe presupporre che quando la parola teatro non è seguita dalla parolaccia “popolare” essa stia ad indicare qualcosa di così alto da non poter essere compreso dai più. Insomma che il teatro, punto e basta, sia qualcosa di concepito unicamente per i palati più raffinati ovvero per quelle menti elette sempre pronte a far scattare l’applauso quando i criptici ammiccamenti lanciati ad una colta platea dagli attori sul palco lo richiedano.
Così funziona nel nostro bel paese, dove il teatro o lo spettacolo “colto” sono vessilli da tenere ben alzati e che devono passare dalle mani di un tamburino morente a quelle di un altro disposto a continuare a marciare nell’infinita battaglia contro i sempre nuovi barbari, i peggiori dei quali sono quelli che una sera pagano un biglietto e si mettono seduti col disdicevole intento di volersi divertire. Certo, si può sospirare pensando alle piece teatrali anglo americane: ma in quei paesi si sa, non esiste il popolare, ma il “pop”, che è tutta un’altra cosa.
Ma quando sul palco salgono attori come Alessandro Benvenuti, ecco che tutta questa follia schizofrenica nel voler distinguere per forza l’alto dal basso va a finire dove dovrebbe: fuori dalle porte della sala.
Chi è di scena, lo spettacolo che Arca Azzurra Teatro porta a Rifredi, scritto e diretto dallo stesso Benvenuti è un lavoro complesso nella concezione, ma che nello spettatore, qualsiasi spettatore, non può che provocare la stessa reazione: la risata, il senso della suspense, la riflessione.
La storia è quella di un misterioso uomo di teatro sparito dalle scene da anni che una sera accetta di farsi intervistare da un goffo ammiratore, un giovane rappresentante di quello zoccolo di “duri e puri” che ammirava il suo talento non convenzionale quando il vecchio attore era in auge. Così, invitato nel tetro appartamento dove il vampirico genio vive rinchiuso, il giovane sprovveduto monta una telecamera e inizia a fare domande. O almeno ci prova, perché il “maestro” ha riservato per l’ospite molte sorprese, prima fra tutte una misteriosa donna seminuda che distesa su una chaise longue alle loro spalle sembra dormire in un sonno profondo.
Benvenuti è vulcanico: il suo personaggio, che non fa rimpiangere i protagonisti dei serial noir del nuovo millennio, alterna uno spiccato gusto dell’osceno alle citazioni colte senza soluzione di continuità. Paolo Cioni, nel ruolo del giovane intervistatore, non è solo la validissima spalla grazie alla quale la dialettica del testo risuona e si amplifica, ma via via che lo spettacolo prende corpo riesce a rendere il suo personaggio sempre più potente e credibile. Maria Vittoria Argenti che interpreta la misteriosa donna addormentata alle spalle dei protagonisti è una presenza immobile e conturbante ma che nel finale riuscirà a sciogliere con la sua luminosità la profonda tensione accumulata nell’intreccio. Un finale che, sebbene in linea con le meccaniche di continuo rovesciamento della prospettiva nel testo, fornirà forse qualche giustificazione di troppo ai toni cinici e graffianti dello spettacolo. Ma in questi tempi di cattivismo a tutti i costi, una chiave di lettura edificante è giusta e necessaria e una sferzata di genio come quella di Chi è di scena si può anche permettere di sporcarsi le mani con un po’ di retorica, se questo può adempiere ad una delle tante funzioni del teatro: quella di lasciare qualcosa a tutti.
David Della Scala
da giovedì 12 a domenica 15 aprile
CHI È DI SCENA
scritto e diretto da Alessandro Benvenuti
con Alessandro Benvenuti, Paolo Pollo Cioni e MariaVittoria Argenti
una produzione Arca Azzurra Teatro
info e biglietti>>
http://www.teatrodirifredi.it/…/…/spettacolo/chi-e-di-scena/