Finalmente abbiamo incontrato a Firenze Luigi Lanotte, l’artista di Barletta dallo stile realista introspettivo, sempre in giro per il mondo, arrivato fino in Spagna con le sue opere, acquistate dai musei MEAM di Barcellona e Macs di Catania. Tra un viaggio di lavoro e l’altro, attualmente ha fatto tappa a Firenze. L’abbiamo incontrato in Piazza dei Ciompi, dove fino a sabato 7 luglio si tratterrà per dipingere ed esporre le sue opere, che stanno riscuotendo molto successo tra turisti e fiorintini. Ne abbiamo approfittato per fargli qualche domanda. Ecco l’intervista!
Cosa ti porta a Firenze?
L’amore smisurato per questa città, in cui ho avuto modo di vivere quattro anni intensi, e la passione per le opere d’arte che caratterizzano Firenze.
Hai approfondito gli studi di figura e ritratto dal vero proprio a Firenze, nella prestigiosa “Florence Academy Of Art”. Che rapporto hai con questa città, in cui ti sei formato?
Un rapporto bellissimo, ho tanti amici e collezionisti che apprezzano il mio lavoro.
Oggi sei un pittore a tempo pieno, quando hai capito che la passione per l’arte poteva diventare una vera e propria professione che ti consentisse di guadagnarti da vivere?
E’ importante crederci e lavorare onestamente con grande spirito di osservazione. Poi, le cose arrivano!
Generalmente dipingi ritratti, ma tra le opere esposte vediamo anche piazze e monumenti fiorentini. Dunque, quali sono i soggetti protagonisti delle opere che hai portato? Quale tecnica hai utilizzato per realizzarli?
Ho portato a Firenze una serie di scketch realizzati in estemporanea, tanti ritratti, oltre a paesaggi e scene immortalate qua a Firenze, dove ho anche sperimentato tecniche nuove: figure stilizzate e un segno incisivo. Ho portato inoltre scene più intime del mio studio ed interni e, per finire, la natura morta. Ho lavorato con le tecniche più disparate, dagli acrilici alle chine, all’olio.
Come sta andando questa esperienza a Firenze?

