
Quando un attore che apprezzi e segui con attenzione arriva nella tua città non puoi perderlo. Per questo, per la nostra passione per il teatro e per il gusto di stare insieme, sabato 7 luglio abbiamo assistito alla libera interpretazione di Elio Germano di “Viaggio al termine della notte” di Céline . Con lui sul palco del Teatro Romano di Fiesole l’amico Theo Teardo alla chitarra elettrica, curatore delle musiche e degli effetti sonori, Elena De Stabile al violino, Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Laura Bisceglia al violoncello.
La scena è scarna e tetra, le luci sono fioche, uno spettacolo da sentire più che da guardare. Germano nella penombra illumina la sua voce che narra le vicende angoscianti della travagliata vita di Bardamu nei primi decenni del novecento: la guerra, l’egoismo dei ricchi e dei borghesi, la solitudine e la vecchiaia che lo portano ad incupirsi sempre di più senza cercare soluzioni positive. Teardo riempie gli spazi tra le parole con la sua musica a tratti assordante, che ti scuote fin nel profondo, diventando vera coprotagonista. Il suono si fonde con le parole e viceversa. Tutto il pessimismo che trasuda dallo spettacolo ha sviluppato in noi un sentimento contrapposto: la nostra in fin dei conti, pur tra alti e bassi, è un vita che ci riserva momenti felici. Si può essere realisti, responsabili e consapevoli anche affrontando gli eventi con ottimismo.
Poi, per l’ultimo saluto al pubblico, tutti gli artisti rientrano sul palco indossando “quella maglietta rossa” e non puoi non pensare che, pure nel nuovo millennio, tra gli uomini, le donne e anche i bambini che vivono la guerra, che affrontano mille peripezie per sfuggirvi, che attraversano il mare, non ci sia un nuovo Bardamu con il suo pessimismo purtroppo giustificato.
Per racchiudere in uno solo aggettivo lo spettacolo, prendiamo in prestito l’espressione usata da un giovane spettatrice alla fine della pièce, che ci trova concordi: POTENTE!
Stefania e Liliana