
L’opera Rock in scena al Teatro Verdi per la regia di Massimo Romeo Piparo
Di Stefania Polli e Barbara Rovai
Jesus Christ Superstar, in scena al Teatro Verdi di Firenze il 17 e 18 ottobre, rimane indubbiamente un capolavoro del genere. Ancora oggi le musiche, i testi e i contenuti sono estremante attuali. Ne é un esempio la scena in cui Gesù viene fustigato, accompagnata dalle immagini di altre vittime sacrificali dei nostri tempi.
Ma lo storico interprete di Gesù, Ted Neeley, sicuramente un richiamo per tantissimi spettatori, ci ha lasciato un po’ perplesse. Non vogliamo mettere in discussione il suo talento, ma certamente la sua voce e il suo aspetto sono quelli di un uomo di 75 anni che fin dall’inizio spettacolo fa fatica ad essere credibile nel ruolo di uno di 33, al massimo del suo vigore.
Ci è sembrato più efficace il secondo atto dove la la contrapposizione tra Gesù e Giuda cede il passo alla parte più corale dello spettacolo, affidata al cast più giovane, ricca di effetti psichedelici e luci martellanti che coinvolgono lo spettatore nella drammaticità degli eventi in scena.
Parlando appunto degli altri solisti, Nick Maia e Simona Di Stefano, rispettivamente nei ruoli di Giuda e Maria Maddalena, sono entrambi bravissimi dal punto di vista canoro, ma forse non altrettanto intensi dal punto di vista della forza interpretativa necessaria.
Dobbiamo però fare una menzione speciale a Salvador Axel Torrisi, nel ruolo di Erode, che nonostante la brevità della parte ha saputo appropriarsi del palco e fissare nella nostra mente la sua performance veramente strepitosa, sia dal punto di vista del canto che del ballo, che dell’interpretazione. Il personaggio è il più cattivo di tutti, responsabile della strage degli innocenti e la regia di Massimo Romeo Piparo ha trasformato Erode in una drag queen, che con i suoi lustrini, il trucco e i servitori che si muovono allo schioccare delle sue dita, sembra divertente e innocuo, ma che in realtà con assoluta spietatezza decide della vita e della morte.
In conclusione questo Jesus Christ Superstar è uno spettacolo gradevole ma non pienamente all’altezza delle nostre aspettative. Perdonateci: forse la colpa è solo dell’amore che nutriamo per quest’opera rock e la bellezza delle sue musiche immortali.