Sympathy for the Devil?

 

Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov è in scena al Teatro Metastasio di Prato dal 6 al 9 Dicembre.

Di Stefania Polli e Barbara Rovai

Berlioz, il presidente dell’accademia letteraria Massolit e Ivan, poeta autore di versi mediocri, stanno dibattendo se Gesù sia realmente vissuto,  quando irrompe sulla scena l’inquietante Woland, interpretato da Michele Riondino, mefistofelico, con faccia di cerone e labbra rossissime (che ricordano molto il Joker di Heath Ledger) per perorare la causa del suo antagonista, Dio, senza il quale neanche lui potrebbe esistere.

Lo spettacolo in scena al Teatro Metastasio con la regia di Andrea Baracco si muove su tre linee narrative diverse: l’arrivo nella Mosca atea degli anni ’30 del Diavolo e dei suoi aiutanti, la storia d’amore fra il Maestro e Margherita ed i fatti accaduti a Gerusalemme nel 33 d.C. culminati con la condanna a morte di Gesù da parte di Ponzio Pilato.

L’essere umano, nel tentativo di catalogare la realtà in modo razionale, troppo spesso fallisce data la propria piccolezza. Da qui la necessità del soprannaturale, anche demoniaco.

A partire da quel momento il Male prende possesso del palco e degli interpreti che su di esso si muovono.

La scenografia è nera, costellata di scritte e disegni stilizzati, alcuni creati davanti al pubblico. Su tutti i lati si aprono porte che permettono continui cambi di scena e l’incursione dei molti personaggi.

“Liberati dal Maligno, gli uomini, sono rimasti maligni” . Questa citazione di Goethe che viene incisa da Korov’ev, il valletto di Woland, sullo sfondo trova conferma nel grande successo che ha lo spettacolo di Magia nera portato in scena a Mosca dal gruppetto satanico ed anche dall’epilogo della vicenda amorosa fra il Maestro e Margherita che trovano riposo, finalmente insieme, grazie ad un patto con il Diavolo.

Va ascritto al regista il merito di una rappresentazione che scorre in maniera molto fluida nonostante la durata di circa tre ore. Da sottolineare la grande interpretazione di tutta la compagnia con particolare note di riguardo per il sempre bravissimo Michele Riondino, il conturbante Alessandro Pezzali, il sornione Giordano Agrusta e la versatile e carismatica Federica Rosell 

Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov

 riscrittura Letizia Russo, regia Andrea Baracco, produzione del Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spa.