Madonna e il capodanno a New York: un’apparizione mariana

Capodanno 2019: mentre anche i più audaci di noi stavano per andare a letto, dall’altro lato dell’Atlantico la regina del Pop spodestava Judy Garland dal ruolo di icona dell’LGBT

Di David Della Scala

New York: Lo Stonewall Inn,  al numero 53 di Christopher Street, nel Greenwich Village è un bar. O meglio: era solo un bar fino al giugno del 1969 quando la transessuale Sylvia Rivera si oppose all’ennesima retata della polizia, che con il pretesto di un controllo sulla somministrazione degli alcolici perpetuava la repressione sui comportamenti omosessuali, scatenando una rivolta nota come ” The Stonewall Inn Riots“.

Da allora militanti LGBT, modaioli, turisti e curiosi occupano il marciapiede di fronte al locale per un selfie o entrano per bere una birra a un prezzo sorprendentemente ragionevole ( 5 dollari) e ammirare tra le memorabilia, un abito di scena di Judy Garland: l’attrice che nel 1939, ancora bambina, interpretò il ruolo di Dorothy nel Mago Di Oz di Fleming.

Essere “amico di Dorothy” nel linguaggio in codice della buoncostume o della comunità omosessuale americana, dagli anni 40 fino alla fine del ventesimo secolo significava semplicemente essere gay. Perchè? Nessuno sa dirlo con esattezza. Sta di fatto che la storia  di quella bambina del Kansas che trascinata da un tornado in una grande città immaginaria diveniva leader di uno strampalato manipolo di personaggi maschili colpì l’immaginario omosessuale al punto di divenire riferimento identitario. Una pareidolia che Judy Garland cavalcò fino alla sua morte nel giugno del 1969: pochi giorni prima della rivolta dello Stonewall Inn.

Madonna, a differenza di Judy Garland ha sempre manifestato il suo legame col movimento Lesbo Gay Bisexual & TransGender: certo in tempi diversi dai bigotti anni 40 e 50 e sopratutto, ben dosando lungo tutta la sua carriera artistica le provocazioni sessuali e le dichiarazioni di attivismo sociale.

E così, puntuale come il calendario dell’avvento Madonna è apparsa durante i festaggiamenti di capodanno proprio sul palco dello Stonewall Inn, che in questo 2019 celebrerà i 50 anni dalla storica rivolta.

 “Sono orgogliosamente qui nel luogo in cui è nato il Pride, il leggendario Stonewall Inn, nel giorno della nascita di un nuovo anno. Ci uniamo questa sera per celebrare 50 anni di rivoluzione, 50 anni di lotte per la libertà, 50 anni di sangue, sudore e lacrime. 50 anni di sacrificio, 50 anni di difesa dalla discriminazione, dall’odio e dall’indifferenza. Non dimentichiamo mai le rivolte di Stonewall e quelli che coraggiosamente si sono alzati e hanno detto di averne abbastanza”.

Così ha dichiarato la regina del pop davanti ad un pubblico all’inizio a bocca aperta, poi in delirio, prima di intonare I Cant’Help Falling in Love di Elvis e la sua Like a Virgin. Una partecipazione a sorpresa, garantiscono gli organizzatori dello Stonewall che appena cinque minuti dopo la performance ha esibito sulla sua vetrina la scritta al neon “Madonna Was Here“.

Tra l’altro, il brano di Elvis I Can’t Help falling in Love è stato segnalato come uno dei brani più programmati in America nei giorni immediatamente precedenti al capodanno e la scelta di inserirlo nel dittico della scaletta “improvvisata” allo Stonewall sta già provocando polemiche dodici ore dopo l’esibizione di Madonna. Sui social leggiamo: “la lobby gay vuole appropriarsi del Re”, “Madonna strumentalizza Elvis”.

Inoltre la cantante su Istagram non ha fatto mistero che questo 2019 sarà un anno importante per lei:

“2019…Ti farò diventare la mia migliore amica, mia madre, mio padre, mio figlio, mia figlia, mia sorella, mio fratello, il mio amante, il mio co-pilota, il mio confidente, la mia musa, il mio spirito animale, la mia insegnante, il mio palcoscenico, il mio pubblico, la mia alta sacerdotessa. La mia regina, il mio guerriero, la mia parola, la mia preghiera. Mandalo al mondo! “

Un nuovo album? Una nuova veste? Chissà… Madonna da professionista del sensazionale, da imprenditrice della provocazione, sa ancora come farsi strada nella camera di risonanza dei media: con un post, con una singola apparizione in un locale…quello giusto.

E quando Madonna si muove tutti hanno da guadagnarci: attivisti, pubblico, giornalisti, detrattori. Se la cantante sarà all’altezza del patto rinnovato con la comunità omosessuale sul palco dello StoneWall, è presto per dirlo. Ma intanto non c’è niente di meglio di un’apparizione mariana per celebrare l’inizio del 2019.