L’Aurora di Otranto risveglia La Bella Addormentata

La bella addormentata del Balletto del Sud: le musiche di Cajkovski, le coerografie di Fredy Franzutti e le scene di Francesco Palma.

 

Di Liliana Viti

Franzutti propone in una chiave rivisitata e moderna la celebre fiaba di Perrault a sua volta ispirata dalla favola “Sole, Luna e Talia” di Giambattista Basile, ambientandola nel suo Salento nella metà del ‘900. La trasposizione non tradisce i canoni tradizionali: ci sono la Bella Addormentata, il Principe, la Strega, la Fata e soprattutto rimane inalterato il senso di favola come rimangono le tanto amate esibizioni sulle punte.

La principessa Aurora, nome perfetto per un’abitante di Otranto, città più a est d’Italia dove per primi vedono il sorgere del sole, diventa, in questo allestimento, una giovane e bella ragazza mediterranea alla quale una vecchia strega (da intendersi come un parente non desiderato) predice un infelice destino.

Il giorno del suo sedicesimo compleanno infatti Aurora verrà punta da una tarantola e cadrà in un sonno apparentemente eterno e saranno l’abilità della fata/zingarella Lilla e il bacio del principe antropologo Ernesto, così chiamato in omaggio a Ernesto De Martino studioso del tarantismo salentino, a destarla e a riportare la gioia e la felicità nella sua terra culminando con un fastoso matrimonio.

L’esecuzione delle coreografie è pulita, scorrevole e rispettosa dei canoni classici, ma con delle note di modernità espressiva. Tecnicamente eccellenti i ballerini con un perfetto equilibrio tra presenza scenica, bellezza e morbidezza delle linee delle danzatrici e ottimi virtuosismi dei danzatori. Fra le più gradite dal pubblico le esibizioni degli Uccellini Azzurri interpretati da Triana Botaya Lopez e Valerio Torelli e della strega Carabosse (ruolo appositamente creato da Franzutti per il grande Linsday Kemp che lo ha ricoperto dal 2005 al 2013 ed al quale lo spettacolo è dedicato) attualmente interpretato in maniera delicata e non caricaturale da Carlos Montalvan.

Applausi scorscianti anche per Aurora ed Ernesto (Alice Leoncini e Alexander Yakovlev) soprattutto da parte delle tante sognanti bambine presenti in sala.

Una nota molto positiva infatti era la presenza di intere famiglie tra il pubblico. Cosa non si fa per l’amore di una figlia!! Quanti di quei padri sarebbero andati ad assistere ad un balletto”classico” di loro spontanea volontà? In ogni caso non possono che ringraziare le loro bimbette che gli hanno permesso di trascorrere una serata con un’eccellenza della danza sposata con le musiche di uno dei più grandi compositori diciannovesimo secolo e di sempre.