
Dopo le proteste dei giorni scorsi per l’annunciata chiusura del presidio sanitario Lungarno Santa Rosa, sono arrivate le prime risposte dell’assessore Saccardi e Funaro. La Cgil, che aveva manifestato nei giorni scorsi insieme a tanti cittadini preoccupati per la chiusura, replica oggi alle rassicurazioni delle istituzioni: “Le risposte però non sono ancora soddisfacenti. Non ci soddisfano perché non sono esaustive, rispondono solo ad una parte del problema, quella che riguarda i servizi posti al piano terra come il SERT, gli ambulatori, il punto prelievi”.
Nei giorni scorsi infatti Saccardi aveva precisato:”Il presidio non chiuderà, ma resterà funzionante anche durante tutto il tempo necessario alla ristrutturazione dei piani destinati ad accogliere le attività dell’assessorato”. E poi ancora: “Al primo piano resteranno i principali servizi del presidio: Cup, punto prelievi, attività amministrativa, ambulatori specialistici di base, ambulatorio infermieristico e SERD (Servizi per le dipendenze). Mentre i servizi che attualmente si trovano ai piani superiori (come ad esempio la salute mentale), saranno collocati in altre sedi, ma sempre nell’ambito del centro cittadino, tra i quartieri 1 e 4″.
Nella risposta odierna la Cgil fa notare: ” Si evita ogni risposta sulla destinazione della SMIA e della Riabilitazione si pala di via Canova per la SMA Q4, quando si sa che la questa soluzione non è praticabile perché non ci sono spazi sufficienti. Chiediamo che vengano date al più presto risposte per tranquillizzare i lavoratori e i cittadini sul fatto che il quartiere del centro storico non venga “abbandonato”.
Infine, la stessa Cgil lancia una proposta : “Una possibile soluzione per rispondere alle esigenze dei cittadini è quella di riqualificare il plesso del vecchio ospedale di Borgo Ognissanti. Struttura già di proprietà dell’USL Toscana centro che ha il vincolo di destinazione sanitaria. Soluzione che a nostro avviso risponde alle esigenze del centro storico e a regime sarebbe la più economica”.